Muscoloscheletrico
Il β-idrossibutirrato sopprime i cambiamenti patologici dell'artropatia indotta dal sangue nei ratti

L'artropatia ematologica è una complicanza debilitante dell'emofilia, che porta a infiammazione articolare, fibrosi e danni a lungo termine. Si ipotizza che il corpo chetonico β-idrossibutirrato (BHB) protegga le articolazioni dal danno progressivo.
Disegno dello studio:
- Obiettivo: indagare la relazione tra i livelli circolanti di BHB nel sangue e l'entità dell'infiammazione e del conseguente danno alle articolazioni
- Modello animale: i ratti sono stati sottoposti a ripetute iniezioni di sangue intra-articolari per simulare il danno articolare indotto da emorragia. È stata utilizzata una dieta chetogenica per aumentare i livelli di BHB e ne sono stati valutati gli effetti sull'infiammazione articolare e sulla fibrosi tissutale.
- Studio cellulare: i macrofagi esposti al sangue (linea cellulare THP-1) sono stati trattati con BHB per valutarne l'impatto sui marcatori infiammatori.
Principali risultati:
- Riduzione del gonfiore articolare: i ratti alimentati con una dieta chetogenica presentavano un gonfiore articolare significativamente inferiore rispetto ai soggetti di controllo.
- Minore fibrosi tissutale: la fibrosi periarticolare è stata ridotta nei ratti trattati con BHB, il che suggerisce una protezione contro i danni articolari.
- Infiammazione soppressa: BHB ha abbassato i livelli di IL-1β, una citochina infiammatoria chiave che determina la progressione dell'artropatia.
- Modulazione dei macrofagi: i macrofagi trattati con BHB hanno mostrato una risposta infiammatoria ridotta, a ulteriore supporto del suo ruolo protettivo.
Conclusione:
Questi risultati suggeriscono che il BHB possa proteggere le articolazioni dai danni indotti dal sangue riducendo l'infiammazione e la fibrosi, offrendo una potenziale strategia terapeutica per l'artropatia correlata all'emofilia. Sono necessari ulteriori studi clinici per valutare le diete chetogeniche o l'integrazione orale di BHB come interventi non invasivi per migliorare la salute articolare e la qualità della vita nelle persone con emofilia.